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11/09/2024
Cucina Rubriche

Una emozione profonda come il mare

Sono nata in una città di mare: Palermo, ed il mio cuore qui (pur amando tanto la montagna) batte più forte.

Quando qualche anno fa mi proposero una vacanza in barca a vela ne fui felice: era la realizzazione di un sogno da ragazza.

Partimmo dal porto di Palermo con la barca del papà di Lucio (uno degli amici con cui ero) e la nostra meta furono le isole Eolie, ad ognuno di noi fu affidato un compito a bordo ed io mi proposi (ovviamente) come responsabile della cambusa e cuoca di bordo. Così comincia uno dei miei primi viaggi per mare e pur essendo molto giovane, avevo circa vent’anni, lo ricordo con dovizia di particolari.

Da Palermo, Alicudi è la prima delle isole Eolie, sinceramente mi sembrava tanto lontana ed ero anche un po’ spaventata dalla navigazione da affrontare perché sempre tanto misteriosa.

Eolo ci fu amico, il vento si alzò abbastanza da permetterci una navigazione perfetta senza motori accesi, ecco il mare aperto, l’emozione che aspettavo, il silenzio, il vento che gonfia le vele, gli ordini del nostro capitano si susseguono: “bisogna dare l’assetto giusto alla barca, il vento aumenta, riflessi pronti!

La barca riesce a sfruttare un buon vento, la magia si compie, stiamo navigando di bolina! (Significa navigare controvento verso un punto d’arrivo procedendo a zig-zag). Rimaniamo tutti ben saldi alla barca, l’infinito intorno a noi, il vento “urla”, il sole scotta, l’acqua salata fa brillare la pelle.

Man mano che navighiamo l’adrenalina si trasforma in tenerezza quando i delfini cominciano a volteggiare accanto a noi, liberi dai rumori e dagli odori dei motori, sicuramente questo percorso è durato meno di quanto avrei voluto ma il sole stava tramontando ed era tempo di attraccare in rada in un meraviglioso mare calmo e limpido, sono incantata da questi paesaggi, lo scafo si muove dolcemente, l’odore del mare, i colori di queste meravigliose isole ed è il momento dell’aperitivo: benvenuta estate!

È il momento di proporvi una ricetta che sa tanto di estate appunto: la granita di anguria.

Se avrete la fortuna di andare in vacanza alle isole Eolie, scoprirete che una delle loro specialità è proprio la granita e se andrete al bar d’ Alfredo a Salina ne potrete assaggiare di tantissimi gusti, questa granita è certamente tra le migliori che io abbia mai mangiato, ma anche quella che vi proporrò io è discreta, la “mia” granita d’anguria.

Frutto per eccellenza dell’estate, fresco e dolce, intriso di aroma di gelsomini, fiori profumati che inebriano naso e cuore, gocce di cioccolata grande passione per i cultori dei dolci ed un po’ di panna alla vaniglia (chantilly) per concludere con una nuvola di sapori.

Quindi cari lettori: “vento in poppa e navighiamo verso un’estate vivace cucinando come me, con amore ed un pizzico di gusto fresco“.

Granita di anguria

Ingredienti per 8 persone

1 kg di anguria
80 gr zucchero di canna
30 fiori freschi di gelsomino
1 bacca di vaniglia
50 gr gocce di cioccolato
500 gr panna fresca da montare
30 gr granella di pistacchio fresco

Procedimento

Prendere un’anguria fresca e matura al punto giusto, ricavare delle fette non troppo spesse per poter togliere agevolmente i semi; a questo punto eliminare la buccia e tagliare la polpa a pezzetti pesandone 1 kg circa. Mettere la polpa in un recipiente con beccuccio, aggiungere la polpa di mezza bacca di vaniglia, circa 50 g di zucchero (facoltativo) e i fiori del gelsomino ben lavati.

Lasciare in infusione per un paio di ore in modo che i fiori rilascino la loro essenza; eliminare quindi questi ultimi e frullare con un frullatore ad immersione; ora arriva il lavoro più noioso per ottenere una granita “super”.

Versare il liquido ottenuto in una capiente vaschetta preferibilmente metallica, porre in freezer; dopo un’ora circa sgranare con i rebbi di una forchetta per rompere i cristalli di ghiaccio, ripetere quest’operazione per quattro volte.

Alla fine di queste quattro ore avrete una granita eccellente da servire con gocce di cioccolato amalgamate al momento per non farle ghiacciare, panna aromatizzata alla vaniglia (chantilly)e decorata con granello di pistacchio fresco.

Giorgia Neglia

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