Tutto ebbe inizio da una idea dello zar Alessandro III…
Le uova di Pasqua create da Fabergè per gli zar russi
Nel 1886, un orefice russo, Peter Karl Fabergè, che lavorava a San Pietroburgo per la famiglia dello zar Alessandro III, ricevette l’ordine dallo stesso zar di eseguire un uovo preziosissimo che quest’ultimo intendeva donare con tutto il suo amore alla zarina Maria per la ricorrenza pasquale.
Da allora, ogni anno, quel gioielliere vide rinnovata l’ordinazione ed alla morte dello zar Alessandro, il successore, Nicola II, volle che le uova diventassero 2: uno per la zarina Alessandra, sua moglie, ed uno per la zarina madre.
Erano uova preziosissime, d’oro o di platino smaltato con gemme e brillanti. Ogni anno però l’inventiva di Fabergè veniva messa a dura prova ma, nonostante ciò, egli riusciva sempre a creare un capolavoro.
Il primo uovo venne fatto con il sistema della matrioska, cioè della bambola che ne contiene un’altra e poi un’altra ancora. Era un uovo di platino smaltato bianco che conteneva all’interno un altro uovo d’oro con un piccolo pulcino ed una miniatura della corona imperiale.
Ci furono poi altre magiche uova: quelle con i 12 monogrammi, quello dell’incoronazione, giallo come il vestito della zarina e con rami d’alloro e aquile imperiali.
Il mondo intero invidiava lo zar per il suo orefice che tutta Europa aveva già conosciuto, ma Fabergè rimase sempre fedele al suo augusto committente: le uova che faceva per lui erano uniche, i gioielli fatti per gli altri erano bellissimi ma non imperiali.
Anche i sudditi festeggiavano la Santa Pasqua ma con uova di carta pesta o di legno dipinto ed è esattamente così, come più modestamente faccio io in questo periodo dell’anno, che cerco di abbellire la casa e le tavole con fiori, uova colorate ed oggetti creati da me di forma ovale, che in qualche modo ricordino anche le uova di Fabergè.
Porta a casa l’amore e la gioia della Pasqua con il nostro uovo di Pasqua di cioccolato ripieno di primavera
Le uova di gallina, le uova di cioccolato od ancora i fiori freschi che festeggiano con noi l’arrivo della primavera e la Pasqua, a me sembrano sempre belle come quelle dello zar: rallegrano la casa, soddisfano i palati, i nostri occhi e scaldano i cuori di chi ne può godere.
La Pasqua, come il Natale e come tutte le grandi feste, ha bisogno di un ingrediente segreto, difficile forse da trovare, ma se trovato non costa nulla: è l’amore.
Con questo sentimento e con questo spirito vi racconto la ricetta di questo mese, che è la mia personale idea di uovo di Pasqua: l’uovo di cioccolata fondente ripieno di primavera.
Una ricetta semplice, gioiosa, colorata, buonissima: si tratta di mezzo uovo (le dimensioni le stabilite a seconda dei commensali) dentro il quale andremo a mettere una crema diplomatica (che è un insieme di due creme: panna montata alla vaniglia e crema pasticciera) decorato poi con fiori eduli, granella di mandorle, piccole uova di cioccolato colorato e crema gianduia.
Sono certa sarete felici di provarla e di metterla sulle vostre tavole, oltre a voi, saranno felici tutti i vostri cari che potranno gustarla…cucinate quindi come me, con amore ed un pizzico di regalità!
Buona Pasqua.
La Ricetta: Uovo di primavera
Ingredienti per otto persone
- Due mezze uova da 250 gr
- 1 L di panna fresca da montare
- 50 gr di zucchero al velo
- Quattro cestini di fragoline
- Una bacca di vaniglia
- 1 L di crema pasticciera (quattro tuorli, 60 gr di amido di mais, scorza di limone, 100 gr di zucchero di canna, 500 ml di latte intero o di latte di riso)
- Uova colorate di cioccolato piccole
- Fiori eduli
- Crema gianduia
- Granella di mandorle
- Decorazioni a piacere
Procedimento
- Per prima cosa, facciamo la crema pasticciera scaldando il latte con la scorza di limone;
nel frattempo, montare i tuorli con lo zucchero e di semi di mezza bacca di vaniglia fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso; - aggiungere ai tuorli l’amido di ed il latte caldo;
- rimettere sul fuoco a fiamma bassa e mescolare fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea;
- lasciarla raffreddare con la pellicola messa a contatto con la crema, quindi mettere almeno due ore in frigorifero;
- a questo punto montare la panna con l’altra metà di semi della bacca di vaniglia e lo zucchero a velo;
- unire le due creme realizzate (questa si chiama crema diplomatica);
- aprire l’uovo delicatamente a metà con l’aiuto di un coltello ben affilato;
- lavare bene le fragoline e tenerle da parte;
- procedere al riempimento dei mezzi gusci di cioccolato: mettere un po’ di crema, versare il cestino di fragoline, ricoprire con un altro po’ di crema, decorare quindi a piacere con fiori eduli, crema gianduia, uova di cioccolato colorate e granella di mandorle;
- procedere allo stesso modo per l’altra metà dell’uovo di cioccolato.
Giorgia Neglia