Un recente studio di Ernst & Young rivela come gli italiani siano molto rispettosi dell’ambiente e dell’importanza della cura del pianeta in generale in un momento di cambiamenti climatici globali dovuti, in larga parte, all’inquinamento.
L’indagine Future consumer index della società di consulenza britannica è stata sviluppata sul territorio nazionale e internazionale facendo particolare riferimento ai cambiamenti nell’atteggiamento e comportamento dei consumatori nel tempo, identificando i comportamenti dei consumatori emergenti. Il fine ultimo di questa è di fornire una prospettiva attraverso cui valutare i cambiamenti temporali di breve o lungo periodo legati al disordine mondiale conseguente al Covid-19 e non.
Lo studio, condotto sia nel 2021 che nel 2022, è stato un importante punto di confronto tra l’Italia e altri Paesi europei e non. L’esame condotto su 27 Paesi europei fotografa una popolazione responsabile e giudiziosa sia nel proprio Paese che in un altro, attento al risparmio energetico e idrico e molto sensibile al riciclo dei rifiuti. Il campione di 21.000 persone prese in esame, sicuro che il disfacimento ambientale vada sempre a peggiorare, ha dimostrato una capacità di adattarsi ad uno stile di vita sostenibile basato anche sulle scelte di acquisto a basso impatto ambientale. A contrastare questa encomiabile tendenza vi è, però, una dieta ancora non completamente a base vegetale e la non curanza dell’importanza del compostaggio dei prodotti molto più evidente nei comportamenti del resto d’Europa anziché nel nostro. Purtroppo la ricerca rivela anche come molti di questi comportamenti siano legati in parte alla crisi economica e alla paura per un futuro fatto di incertezze per i giovani. Orgogliosi del podio assegnatoci, pensiamo in futuro di migliorare tutti gli aspetti negativi del nostro comportamento così da poter essere da esempio alle nuove generazioni.
Annalisa Iaconantonio