Non si vive per lavorare ma si lavora per vivere di emozioni, affetti e gratificazioni che devono coesistere in maniera equilibrata sia nell’ambito familiare che professionale senza far prevalere l’uno sulla’altro.
Questo è il fil rouge raccontato nel progetto ItalianDreamtime (www.italiandreamtime.com) un road trip di 4 mesi nelle principali città in Australia di un gruppo di ragazzi, bloggers e video makers, che parte nel 2014 per conoscere chi in quegli stessi anni (tra il 2012 e il 2015 i dati dell’Aire hanno riferito di un numero notevole di under 30 trasferitosi lì definitivamente che non si era riscontrato dagli anni ‘60 tanto da essere definita come una nuova ondata di migrazione) a chi ha scelto la terra dei canguri tantissimo tempo fa quando, dall’Italia, si partiva per scappare dalla fame e la miseria. L’idea di raccontare l’Australia attraverso gli occhi degli italiani nasce dopo aver letto e studiato un diario di viaggio di Pier Paolo Pasolini che realizzò a grandi linee la stessa cosa. Da qui il viaggio e web serie “Sognando l’Australia”, supportata da diversi sponsor, (disponibile dal 24 Marzo 2015 su YouTube) formata da 16 episodi che raccontano uno spaccato interessante e ricco di pathos dei nostri connazionali all’estero contornato da un bel po’ di ironia. C’è chi è semplicemente partito per cambiare radicalmente vita, c’è chi ha proseguito la professione qui potenziandola, chi ha semplicemente raggiunto i propri parenti e poi ha deciso che quella sarebbe diventata la nuova casa e chi racconta di com’è ha ritrovato il sorriso e una nuova prospettiva di vita trasferendosi qui decenni fa e facendo crescere i figli, in questo grande Paese, con i nostri usi e costumi. La serie, è stata talmente apprezzata da essere premiata nello stesso anno da Tourism Australia come “Best Online Media Report on Australia 2014”.
Annalisa Iaconantonio