Se mi dovessero chiedere cosa mi mancherebbe più dell’Italia se mi dovessi trasferire all’estero la risposta sarebbe sicuramente “la cucina di mia madre”. E sì, perché per sentirsi bene, non bisogna solo mangiare un buon piatto, bensì assaporarne uno ricco di sapori genuini, che ci rievochi un’emozione ad ogni boccone. E cosa di meglio di un piatto preparato ad hoc dalle nostre mamme? E da questo presupposto che nasce a Londra il ristorante “La mia mamma”. Il locale con all’attivo quattro sedi (due a Chelsea e due a Notting Hill) nasce dall’idea di Giuseppe Corsaro, un imprenditore siciliano trasferitosi nel Regno Unito per proseguire i suoi studi a Cambridge. Che riuscì a fare di una sua necessità, quella di non riuscire ad adeguarsi fino in fondo alla nuova cultura culinaria che lo circondava e a paragonare qualsiasi piatto a quello di mamma Anna Maria un vero e proprio business. Così una sera a cena con alcuni amici ebbe l’idea e l’indomani corse a descrivere il tutto telefonicamente alla madre che si precipitò a Londra. Affinché l’attività prendesse piede serviva un “team di mamme” Made in Italy, e allora si adoperò e utilizzo Facebook per reclutarle. Sotto al post, numerosi figli iniziarono a taggare le proprie mamme. L’offerta richiedeva alla mamma in visita di proporre i propri cavalli di battaglia (soprattutto specialità regionali) nel ristorante e, in compenso, di percepire un sostentamento per il lavoro reso per tutto il periodo nella capitale britannica. Il tutto condito da allegria, canti e risate sotto gli occhi stupiti dei londinesi.
Il locale ha da subito tantissimo successo tanto da avere addirittura dei clienti abituali. La fama, inoltre, è stata rafforzata dal fatto che il locale, e il suo temporary staff, sono stati protagonisti del programma televisivo della CNN “Searching for Italy” dedicato alla cucina italiana che vede l’attore americano Stanley Tucci viaggiare in giro per il mondo alla ricerca di ricette tipiche e genuine.
Annalisa Iaconantonio