In questo numero ho scelto di fare un cenno all’internazionalizzazione e export, e a chi è a supporto delle PMI, affinché queste avvengano. Il tessuto imprenditoriale italiano è formato da 206.000 Piccole e Medie Imprese che, da sole, sono responsabili del 41% del fatturato dell’intero Paese. Il passare del tempo, l’avvicinamento virtuale dei diversi Paesi nel mondo e delle loro economie ha fatto sì che diventasse impensabile, ormai per tutte le aziende, non avere una visione globale del proprio lavoro.
Importante, quindi, diventa la possibilità di “sbarcare” con le proprie identità, idee e prodotti in nuovi Paesi che siano essi vicini o lontani. Negli ultimi anni, infatti, numerose sono state le manovre mondiali per permettere a tutte le imprese di digitalizzare e ampliare le loro platee d’ascolto attraverso l’internazionalizzazione delle stesse. Per i “grandi nomi” non è sicuramente stato difficile il grande passo ma per le PMI, (Piccole e Medie Imprese) numerosissime nel nostro Paese, il traguardo da raggiungere era fin troppo in salita dal punto di vista economico considerando che, entrambi gli ammodernamenti, prevedono una spesa da parte degli interessati.
A supporto delle aziende, in questo caso, c’è SIMEST (www.simest.it) la società di Cassa Depositi e Prestiti nata con la caduta del muro di Berlino e che, inizialmente, aveva il compito di favorire la creazione di imprese italiane nei territori post comunisti. Col tempo il progetto si è ampliato fino a diventare punto di riferimento per le aziende come supporto a crescere attraverso tutto il ciclo dell’internazionalizzazione, al fine di permettere alle singole di penetrante in nuovi mercati, di espandere il proprio business, ricercare nuovi clienti, creare partnership con nuovi imprenditori ed esportare i propri prodotti. L’operato, che fino a oggi ha supportato 14000 aziende specializzate in settori diversi che spaziano dalla sartoria alla bio meccanica in 151 Paesi, si suddivide in tre aree: finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione, gli investimenti in equity e il supporto al credito all’export. Ultima,ma non per importanza, è stata inserita la piattaforma Business matching Gruppo CdP – Maeci grazie alla quale è possibile ricercare affinità con aziende estere e valutare una possibile partnership tra “i due mondi”.
Annalisa Iaconantonio