Si sa, ciò che invidiano gli altri Paesi dell’Italia sono i prodotti alimentari alla base della dieta mediterranea. Tra tutti quello che emerge è l’olio d’oliva, re di tutte le tavole italiane e non. Tanto amato e apprezzato anche in oriente tanto che l’ICE- Agenzia per la promozione all’estero e l’Internazionalizzazione delle imprese italiane ha scelto di organizzare nel mese di Novembre, in Giappone, l’evento denominato “Borsa olio extravergine d’oliva in Giappone 2021”. Secondo la IccJ – camera di commercio italiana in Giappone, l’Italia, con una quota del 37%, è il secondo Paese europeo (il primo è la Spagna con il 59%) per importazione di olio extravergine nel paese nipponico, primo consumatore tra i Paesi asiatici e l’ottavo più grande importatore al mondo di olio extra vergine d’oliva.
Negli ultimi cinque anni le importazioni in Giappone sono aumentate del 22% per arrivare nel 2019 ad un totale di 72.844 tonnellate di olio d’oliva per un valore di 35.331 milioni di yen (289,5 milioni di euro). L’89% del totale delle importazioni viene dall’Europa. L’evento, pensato in modalità phygital, è stato organizzato tra il 22 e il 25 Novembre a Tokyo e a Osaka (nell’area del Kansay), suddiviso in tre giorni con formula walk around e degustazione e caratterizzato da incontri B2B (business to business) con esperti del settore. La scelta di suddividerlo in due aree è stata dettata dal fatto che a Tokyo vi è una maggiore presenza di importatori, mentre a Osaka prevalgono gli operatori del settore ho.re.ca. (hotellerie-restaurant-café). Così facendo si è cercato di coinvolgere più persone possibile e di dare anche la facoltà di scegliere a quali giornate prendere parte.
Annalisa Iaconantonio