-6.8 C
Roma
17 Febbraio 2025
Come le carezze influenzano il cervello e i suoi recettori
Salute e Benessere

Come le carezze influenzano il cervello e i suoi recettori

Gli effetti delle carezze sul cervello e sullo sviluppo cognitivo

L’affetto, espresso in particolar modo attraverso il tatto, può modificare il cervello nella fase del suo sviluppo ed influire sui futuri comportamenti sociali. Recenti studi scientifici lo dimostrano.

Una carezza ci rende migliori. Le cure e l’affetto materno fanno la differenza nello sviluppo di un bambino.

Come funziona una carezza

Per comprenderlo dobbiamo capire come funziona una carezza. Tutti gli stimoli sensoriali, che siano amorevoli come un buffetto o brutali come un calcio, vengono percepiti sulla pelle da recettori particolari. Sulla pelle del neonato esistono già dei recettori in grado di distinguere il tocco dei genitori. E questi recettori sono diversificati per distinguere un tocco amorevole da un tocco aggressivo. Ogni volta che il bambino riceve una carezza dalla madre viene trasmesso un impulso al suo cervello. Questo tocco viene avvertito da una zona precisa del cervello: la corteccia somatosensoriale. Questa zona neuronale si forma nel feto a giunge al completo sviluppo solo dopo la nascita. Ciò significa che quando veniamo al mondo i primi contatti affettivi servono a formare le basi per lo sviluppo delle connessioni tra i neuroni.

Gli esiti della ricerca

I risultati di una recente ricerca sono sbalorditivi. Uno studio effettuato sui bambini nati prematuri ha dimostrato che se i neonati hanno contatti fisici con la madre le connessioni tra le diverse zone del cervello hanno uno sviluppo più veloce. Una crescita basata sull’affetto della madre espresso attraverso il tatto (carezze e contatto al seno) nella prima fase di vita del bambino ha effetti benefici su molte parti del cervello e su tutto il corpo in generale.

Quali i benefici

Con le carezze aumentano le connessioni cerebrali, ciò significa che il nostro cervello sarà più vigile e reattivo agli stimoli esterni. Inoltre le carezze sollecitano l’ipotalamo, ossia la ghiandola che si occupa di rilasciare l’ormone della felicità (l’ossitocina). L’ossitocina viene rilasciata in tutti i casi di stimoli piacevoli, al contrario del cortisolo che è l’ormone dello stress, rilasciato nei casi di disagio e paura. L’affetto quindi ci rende più sani e rilassati.

Esperimenti

È quanto dimostrato da uno studio sui ratti, effettuato in laboratorio. Quando questi venivano toccati e trattati con affetto, aumentavano i livelli di secrezione dell’ormone della felicità, l’ossitocina. Cosa fa l’ossitocina? Questo ormone è in grado di attivare i neuroni del rilassamento mentre in sua assenza si attivano i neuroni dello stress. Quindi il tocco materno ci rende felici.

Lo sviluppo cognitivo e sociale

Nel nostro cervello esistono una serie di strutture atte a regolare la cognizione sociale sia nel bambino sia nell’adulto. Sono aree coinvolte in diversi comportamenti quali apprendimento, memoria, paura, emotività ed una loro alterazione, nel bambino potrebbe essere talmente grave da comportare conseguenze nello sviluppo della personalità sociale in fase adulta. Dunque un’infanzia contrassegnata dall’amore materno fortifica queste aree e porta ad una sana e completa maturazione del cervello.

Una carezza ci cambia il futuro

Questi studi hanno evidenziato le conseguenze e gli effetti fisiologici positivi dell’affetto in generale (ma soprattutto materno) sullo sviluppo dei neonati. Ma questi effetti si riverseranno anche sul futuro dell’adulto. Se il bambino avrà avuto un rapporto positivo e affettuoso con la madre l’impatto sul suo comportamento sociale da adulto sarà fortissimo. I numerosi contatti fisici con la madre, nello specifico carezze e affetto tattile, faranno sì che il bambino sviluppi una maggiore predisposizione ai volti, che per quanto concerne la psicologia dello sviluppo cognitivo, significa una maggiore predisposizione alla socialità.

Se molti comportamenti pericolosi e antisociali e potrebbero essere imputabili ad origini genetiche, si può anche considerare che una buona relazione con il prossimo, si impara proprio attraverso una carezza.

Articoli Correlati

VITAMINE, sostanze chimiche necessarie per il funzionamento dell’organismo. Analizziamo la prima in ordine alfabetico: Vitamina A

Redazione

Il potere delle piante d’appartamento per il benessere autunnale

Redazione

Fascicolo Sanitario 2.0: rivoluzione nella gestione della salute

Redazione