14 Maggio 2025
Estate in arrivo l’igiene basta davvero
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Estate in arrivo: l’igiene basta davvero

Si avvicina la stagione calda e ogni anno si pone lo stesso problema, spesso sottovalutato, di convivenza civile: le temperature salgono, i mezzi pubblici si trasformano in piccole saune ambulanti e gli odori poco piacevoli si fanno sentire.

In questo contesto si assiste ad un altro curioso fenomeno sociale: l’aumento sospetto di set da bagno regalati ad amici e parenti: saponi artigianali, deodoranti “naturali”, profumi floreali… un gesto affettuoso?

Può darsi. Un messaggio subliminale? Quasi certo.

Se da un lato l’igiene personale resta un pilastro fondamentale del vivere comune, dall’altro c’è un fattore che pesa sempre di più: il costante aumento dei prezzi ha inciso notevolmente anche per quanto riguarda i prodotti per la cura e l’igiene personale.

Ma è veramente solo questione di igiene o ci sono altri fattori che influiscono sull’eau de toilette personale?

L’odore corporeo non è determinato solo dalla pulizia, ma da un mix di elementi che spaziano dall’alimentazione allo stress, dalla genetica allo stile di vita. Anche il tipo di vestiti indossati e i materiali con cui sono fatti, giocano un ruolo importante. Insomma, non basta una doccia veloce per risolvere tutto (anche se aiuta parecchio).

Inoltre, con l’aumento della sensibilità verso i prodotti naturali e sostenibili, molte persone si sono allontanate dai deodoranti tradizionali, spesso pieni di sostanze chimiche, cercando alternative più “green” purtroppo non sempre efficaci come promesso.

L’odore della mente

Sebbene siamo portati a pensare che l’odore del corpo sia solo una questione di sudore e batteri, la realtà è molto più complessa: anche la psiche gioca un ruolo fondamentale. Alcune condizioni psicologiche e stati emotivi possono infatti alterare la sudorazione, modificare il pH della pelle e contribuire alla formazione di odori sgradevoli.

1. Stress e ansia: il sudore emotivo

Lo stress cronico e gli stati ansiosi attivano il sistema nervoso simpatico, lo stesso coinvolto nella “risposta di attacco o fuga”. Quando sei in tensione, le ghiandole sudoripare apocrine (quelle presenti in ascelle, inguine e cuoio capelluto) si attivano più del normale. Il sudore prodotto da queste ghiandole è più ricco di proteine e lipidi, una vera festa per i batteri che generano cattivi odori. Inoltre, questo tipo di sudore è spesso più persistente e difficile da mascherare.

2. Depressione e igiene trascurata

In condizioni depressive, è frequente che le persone trascurino l’igiene personale. La mancanza di motivazione, energia e interesse per la cura di sé può portare a lavaggi meno frequenti, abiti indossati più a lungo e una maggiore proliferazione batterica. A ciò si aggiunge l’eventuale alterazione della dieta (cibi più grassi, zuccheri, alcol) che può modificare ulteriormente l’odore corporeo.

3. Fobie olfattive e sindromi psichiche

Ci sono poi casi opposti: persone che credono di avere un odore sgradevole anche quando non è così. È una condizione nota come sindrome dell’odore corporeo immaginario (o “olfattofobia” in casi estremi). In psicologia clinica è considerata parte del disturbo dismorfico corporeo. Può portare a comportamenti compulsivi come lavaggi eccessivi o isolamento sociale.

4. Emozioni intense = reazioni forti

Rabbia, paura, vergogna… tutte queste emozioni possono provocare sudorazione improvvisa e cambiamenti nel metabolismo temporanei. Il corpo reagisce come se fosse in pericolo, e ciò influisce anche sull’odore che emettiamo.

5. Schizofrenia

Nei disturbi psicotici come la schizofrenia, l’alterazione dell’odore corporeo può manifestarsi per diverse ragioni che siano biologiche, comportamentali o percettive. Non si tratta solo di trascuratezza, come spesso viene superficialmente suggerito, ma di un insieme di fattori profondi e complessi.

Tra le principali cause del fenomeno troviamo:

Trascuratezza dell’igiene personale

Una delle manifestazioni comuni nella schizofrenia, soprattutto nei casi non trattati o nelle fasi acute, è la ridotta cura di sé (riferimento: DSM V – Manuale Disgnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) . La persona può dimenticare o rifiutare attività quotidiane come lavarsi, cambiare i vestiti o usare prodotti per l’igiene, a causa di:

  • apatia profonda;
  • ritiro sociale;
  • disorganizzazione del pensiero e delle azioni;
  • convinzioni deliranti (es. che lavarsi sia pericoloso).

Alcuni farmaci antipsicotici (ad esempio il paliperidone utilizzato per il trattamento della schizofrenia negli adulti) possono causare alterazioni metaboliche, sudorazione eccessiva o cambiamenti nel pH della pelle, fattori che contribuiscono al cambiamento dell’odore personale che talvolta diventa più intenso.

Alterazioni olfattive (percettive)

Un aspetto ancora più interessante è quello delle alterazioni sensoriali. Molte persone con schizofrenia sviluppano una percezione distorta degli odori. Alcuni riferiscono di sentire odori inesistenti (fenomeno chiamato fantosmia), oppure sono convinti di emanare un cattivo odore costante, anche se non è vero (simile alla sindrome dell’odore corporeo immaginario di cui parlavamo prima). Questo può causare disagio, vergogna o comportamenti ossessivi, e aggravare l’isolamento sociale.

Aspetti nutrizionali e stile di vita

In alcuni casi alla condizione psichiatrica si associano problemi di alimentazione squilibrata, sedentarietà e uso di sostanze, tutti fattori che possono contribuire a un odore corporeo alterato.

Parlare di odori e disturbi mentali può sembrare poco delicato, ma è un modo importante per rompere i tabù, combattere lo stigma e capire meglio cosa significa vivere con una condizione psichiatrica grave. L’igiene personale è importante, certo. Ma a volte, dietro un odore più marcato del solito, non c’è solo una doccia saltata: può esserci una richiesta silenziosa di aiuto.

Per cui ascoltare, prima di giudicare, è sempre una buona idea. Magari dopo aver aperto la finestra.

Giulia Furnari

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