14 Maggio 2025
Costume e Società Salute e Benessere

Qual è il segreto per essere felici?

Condividi i pasti e sarai accontentato

La risposta che accomuna tutto il globo nelle diverse culture

Noi Italiani sappiamo bene quanto sia cruciale il momento dei pasti e lo stare a tavola insieme, ma questo è un elemento comune anche ad altre culture. Ad esempio, nella religione ebraica il pasto dello Shabbat o il rituale dell’Iftar, quando si interrompe il Ramadan, in quella musulmana.

Queste usanze hanno una radice etimologica comune: parole come “compagno” in italiano, “copain” in francese e “companion” in inglese derivano tutte dalla lingua latina e dall’unione delle parole “cum” e “panis”, che significa “con-pane”. Ma anche in oriente, per la precisione in Cina, la parola per indicare il partner o il compagno richiama l’immagine di persone riunite davanti ad un desco. Dunque l’atto del mangiare non ha solo funzione di nutrimento del corpo ma anche quella di favorire la felicità rinforzando i legami sociali.

Relazione tra condivisione dei pasti e felicità. Il parere agli esperti

Il tema di quanto mangiare insieme ad altre persone possa incidere sulla felicità, è argomento sostanziale di molte ricerche.

Nel “Rapporto Mondiale sulla Felicità 2025”, la rivista più importante al mondo sul benessere globale, è stato pubblicato lo studio sulla relazione tra la frequenza della condivisione dei pasti e il benessere personale. I dati raccolti hanno dimostrato che, le persone che sono solite condividere i pasti hanno un livello di benessere più alto di chi non lo fa.

Come abbiamo detto, questa abitudine è comune a diverse culture e ci fornisce elementi per comprendere quanto incidente sia, nella nostra vita quotidiana, il ruolo della convivialità.

Il Gallup World Poll, il più ampio sondaggio globale nel suo genere, pubblicato nella rivista citata, ha confrontato la frequenza della condivisione dei pasti con gli standard di benessere ed i dati risultanti, hanno evidenziato una relazione positiva in quasi tutto il mondo.

Differenze statistiche nelle diverse parti del mondo

Su base statistica esistono delle differenze a seconda della regione del mondo.

La ricerca Gallup ha interessato 150.000 persone circa provenienti da più di 140 territori diversi, interrogandoli su quanti pasti, pranzi e cene, avessero condiviso con parenti e amici nella settimana precedente.

Ne è emerso che in Paesi in cui la condivisione è più frequente, il livello di benessere risulta più elevato.

Per esempio in America latina, Paraguay, Colombia, Ecuador, gli abitanti condividono mediamente 2/3 dei loro pasti mentre in Paesi dell’Asia orientale e meridionale quali Giappone e Cina Bangladesh, Pakistan e Corea del Sud, la condivisione è nettamente inferiore, una media di 1 pasto su 3.

Queste diversità evidenziano come fattori culturali e fenomeni sociali influenzino le abitudini alimentari dei popoli.

Demografia e condivisione pel pasto

Dall’analisi dei dati in relazione a variabili come età, genere e reddito si osserva una stretta relazione tra la condivisione del pasto e benessere.

Una recente indagine condotta dall’ dell’American Time Use Survey (sondaggio americano sull’uso del tempo) ha rilevato quanto i giovani stiano cenando sempre più spesso da soli e questo nuovo atteggiamento sta avendo un impatto diretto sulla loro felicità.

Quelli che riescono a condividere almeno un pasto con qualcuno riportano invece maggiori livelli di felicità e inferiori livelli di stress.

Questi dati dimostrano che la condivisione del desco ha un alto impatto sociale ed è un elemento chiave per la felicità sia individuale sia collettiva.

Solitudine e condivisione pel pasto

Nonostante non sia possibile determinare con precisione quanto un pasto insieme ad altre persone possa influenzare la felicità, gli esperti di Scienze sociali suppongono che sia un atto che comunque la promuove e lo considerano un concreto parametro in cui le persone tendono a relazionarsi.

Vivere la vita attuale caratterizzata dalla freneticità e dalla mancanza di tempo da dedicare al nostro tempo libero, sta indirizzando sempre più persone a mangiare da sole e questo, sembra non sia un bene.

Anzi, in un contesto moderno in cui l’individualismo sembra farla da padrone, la solitudine è sempre più individuata come un problema di salute pubblica.

Quindi stare tutti insieme attorno ad un tavolo per mangiare, potrebbe risultare una efficace strategia per contrastare l’isolamento sociale ed aumentare il benessere collettivo.

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