La sindrome della domenica pomeriggio esiste e, secondo alcuni esperti, esistono anche 7 abitudini per fronteggiarla
Per la maggior parte di noi, la domenica è il giorno riservato al riposo, tempo da dedicare alle nostre passioni o ai nostri affetti. Ma, per alcuni, è anche un momento in cui possono comparire noia, una leggera malinconia, un sottile malessere, che ci impediscono di godere del dovuto riposo.
Si tratta della Sindrome della domenica pomeriggio, un fenomeno studiato in Gran Bretagna e denominato Sunday Blues. Una sensazione di pigrizia ed apatia, a volte anche di un velo di tristezza che sembrano comparire la domenica, subito dopo pranzo.
Chi soffre del Sunday Blues?
Gli studi effettuati dagli anglosassoni ci dicono che a soffrire di questa sindrome sono soprattutto le persone che hanno sabato e domenica liberi dal lavoro, ossia coloro per cui esiste un netto stacco dai frenetici giorni lavorativi al sano relax del week end. Ed è proprio nel post pranzo domenicale che insorgerebbero le preoccupazioni per la settimana successiva, uno sconforto che in alcuni casi si protrae per tutta la giornata. Dallo studio emerge che sono soprattutto quelli che passano l’intera giornata a casa a soffrirne, annoiandosi e quindi rimuginando sul da farsi della settimana successiva.
Le diverse forme del Sunday Blues
Esisterebbe, sempre secondo gli studi, anche una seconda forma di questa sindrome, un malessere più subdolo e sottile, attribuibile al calo di tensione dalle fatiche lavorative e che si ripercuoterebbe nella sfera emozionale, generando il senso di tristezza.
Ma non si tratta solo di questo, la domenica ci indurrebbe ad un solitario incontro con noi stessi.
E non tutti sono preparati a riguardo.
Lontani dalla frenesia, dalle tensioni e dagli intensi impegni di lavoro, un intero giorno libero farebbe emergere le scontentezze, le aspettative disattese e i desideri insoddisfatti, appannati, solitamente, dalla routine quotidiana.
Il Sunday blues colpisce sia i single sia le persone in coppia: per i primi si manifesta il senso di vuoto dovuto alla solitudine; per i secondi il malessere deriva dalla prossimità col partener.
Il disagio della domenica pomeriggio costituisce un sintomo da non sottovalutare, che può celare qualcosa di più grande e che deve essere ascoltato.
Come possiamo contrastare il disagio?
Innanzitutto, dobbiamo analizzare se il disagio ci assale con frequenza e se sì, comprendere cosa effettivamente accade dentro di noi.
Se le nostre preoccupazioni si indirizzano verso la vita lavorativa o in ambito privato.
Sembra semplice ma è importante capire se la nostra insofferenza riguarda l’ambito professionale, magari stressante e poco gratificante o il nostro ambito privato e le nostre relazioni affettive.
Riuscire ad identificare le motivazioni del nostro disagio è il primo passo per affrontarlo.
Dobbiamo cercare di identificarlo e di capire cosa ci manca o cosa vogliamo cambiare, trovare un metodo ed intraprendere azioni concrete per calmare l’inquietudine e mirare a raggiungere ciò che intimamente desideriamo.
7 modi per fronteggiare il Sunday Blues
A volte però questi sentimenti negativi possono insorgere anche in chi ha un lavoro o relazioni che lo soddisfano.
Ma passare un terzo del week end a lagnarsi e pensare alla settimana che deve iniziare, non sembra affatto una buona idea!
Gli specialisti del benessere hanno stilato una tabella di marcia per riuscire a contrastare o quantomeno mitigare il Sunday Blues e cambiare la domenica da triste ed infelice ad un momento di pace e piacere.
1. Tirare il freno a mano
Fermarsi e dedicare del tempo di qualità a noi stessi. Lasciamo stare le faccende domestiche, abbandoniamo i sensi di colpa e usciamo a prendere aria fresca. Non tutti riescono a farlo ma rallentare, respirare e distaccarci dai soliti contesti è salutare. Se i giorni precedenti la domenica abbiamo coltivato la socialità, utilizziamo questo giorno per prenderci cura di noi, magari leggendo un buon libro o dedicandoci ad attività rilassanti, insomma tutto quello che non possiamo fare durante i giorni lavorativi. Ottimizziamo il tempo a disposizione, ma con serenità. Questo ci aiuterà ad acquisire la calma necessaria per affrontare meglio la settimana. Dopo un po’ non potremo più farne a meno, anzi aspetteremo la domenica con trepidazione.
2. Pianificare
Sembrerebbe un paradosso ma riuscire ad organizzare e pianificare quello che ci aspetta la settimana successiva ci aiuta a visualizzare e incanalare le energie per affrontare al meglio il ritorno all’attività con meno stress. Secondo alcuni degli esperti questo eliminerebbe il senso di caos e favorirebbe il rientro al lavoro con meno fatica. Questo perché la pianificazione eliminerebbe l’ansia domenicale donando tranquillità e permettendo di mantenere il controllo su quanto potrebbe accadere. Ad esempio preparare il necessario per il lunedì come l’outfit o il necessario da portare in ufficio o sul posto di lavoro.
3. Muoversi
Stare spaparanzati sul divano sì ci aiuta a rilassarci ma anche un po’ di sano movimento aiuta ad allentare la tensione per corpo e mente. Fate quello che più vi piace, potreste cominciare anche la mattina con una semplice passeggiata magari in mezzo al verde o in un contesto quieto e senza frenesie. Se avete un animale da compagnia dedicategli del tempo, ne godrà lui ma anche voi.
4. Pace e silenzio
Stare in “religioso silenzio” è una sana abitudine. La domenica è un ottimo momento per rallentare e ritirarsi anche dalle parole. Possiamo tacere e goderne.
Stare a casa, farsi una maschera la manicure o un bagno caldo, anche per i signori uomini, dona serenità. Anche cucinare senza fretta, potendo indugiare in preparazioni che durante la settimana sarebbero impensabili, ci aiuta. Sforziamoci di rallentare senza pretendere di fare milioni di cose, se cerchiamo la via di fuga dalla frenesia dobbiamo metterci in testa che non si può far tutto!
5. Mangia bene e amati
Come dicevo, indugiate in cucina. Sperimentate, pasticciate e preparatevi qualcosa di gustoso e possibilmente sano. Altrimenti andate al ristorante, evitando sistematicamente quegli ambienti affollati e rumorosi, magari scegliendo una trattoria al mare o in montagna, ma fuori dai soliti contesti. In alternativa potreste rilassarvi al cinema o semplicemente guardando tutte le puntate delle serie tv che più vi piacciono e che per mancanza di tempo non avete ancora guardato. E poi preparate l’ambiente con fragranze e candele, non è necessario aspettare Natale o un’occasione particolare, anche questo renderà l’esperienza più gradevole.
6. Praticare l’Ikigai e organizzare cose belle
Non è che per essere felici bisogna per forza organizzare dei viaggi in località esotiche. Basta concentrarci su cose piccole ma in grado di infondere benessere.
Potremmo prendere spunto dal neuroscienziato giapponese Ken Mogi il quale esalta i benefici dell’Ikigai. L’Ikigai è l’antico metodo nipponico per giungere alla conoscenza di sé, alla scoperta di ciò che dà senso e realizzazione alla propria quotidianità e che mira a individuare il proprio scopo nella vita.
Ci insegna a vivere ogni istante con gioia, godendo delle piccole cose quotidiane e del piacere che ci infondono. Individuare il proprio Ikigai significa scoprire quali sono le cose che per noi vale la pena fare, le nostre passioni o ciò che ci fa sentire vivi.
Anche organizzare dei piccoli momenti per noi e calendalizzarli ci crea un’aspettativa gioiosa. Il solo pensare che ci attende una seduta in palestra, un appuntamento dal parrucchiere o fare compere, riuscirà a rasserenarci.
Essere liberi di dedicarci solo a noi stessi, anche se per poco tempo, ci farà vedere gli impegni settimanali con un’altra prospettiva, con più equilibrio ed uno spirito diverso.
7. Riflettere sugli obiettivi personali
Che il mondo moderno sia frenetico non c’è dubbio. Ma sta a noi il compito di gestirlo e sforzarci di pensare in termini meno materiali e più spirituali.
La nostra vita ha uno scopo al di là del lavoro. E la domenica è proprio una giornata che ci spinge a riflettere su questo argomento.
Siamo meno duri con noi stessi, senza colpevolizzarci su ciò che non siamo riusciti a fare per migliorare, ma soffermiamoci sui piccoli progressi effettuati durante la settimana trascorsa.
Diamoci credito, visualizziamo dove vogliamo arrivare ma senza ansie da prestazione: sono inutili e controproducenti!
Monica Cinti