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16 Gennaio 2025
Motori Rubriche

Tesla Model Y

Finalmente possiamo dare il benvenuto in Europa alla Tesla Model Y considerata come la versione SUV della berlina elettrica Model 3, presentando la stessa plancia così come gran parte degli interni e della meccanica. Le dimensioni di questo nuovo “piccolo” SUV firmato Musk sono 478 cm di lunghezza e alta 160 (16 in più della sorella in formato berlina). Attualmente ci viene presentata solo nella versione Long Range da 351 CV, con 507 km di autonomia media dichiarata e prezzo di 61.970 euro. Ma con 69.970 euro è già ordinabile la versione che porta la sigla Performance con 462 CV e 480 km di autonomia, ma con prime consegne da fine 2021 se non inizio 2022. Gli optional, come di consuetudine in casa Tesla, non lasciano grande spazio di personalizzazione al futuro proprietario della vettura, ma sono ridotti al minimo potendo variare dalla versione di base le funzioni di guida avanzate, il colore esterno, i cerchi di 20” anziché 19”, gli interni bianchi al posto di quelli neri. Nonostante l’attualissima crisi dei semiconduttori, la casa californiana è una delle poche che non ne sta subendo le conseguenze: i tempi di consegna non sono in rallentamento, basti pensare che per un esemplare configurato ex novo e ordinato da un acquirente c’è un tempo di attesa che arriva massimo a 60 giorni.

Gli interni della Model Y si presentano molto spaziosi, offre un’adeguata distanza per le gambe e sopra la testa. L’interno in linea con gli stilemi Tesla è predominato dalla pulizia delle linee che presentano come unici comandi fisici quelli delle “quattro frecce” e le rotelle cliccabili sul volante. Tutto il resto è possibile gestirlo esclusivamente dallo schermo centrale di 15”, che si conferma essere uno dei più sofisticati del settore.
Una elemento a mio parere essenziale non presente nella vettura è il cruscotto, negando al guidatore un rapido consulto della velocità a cui ci sta viaggiando, essendo mostrata solo nell’angolo in alto a sinistra del display. Presentando così un ulteriore motivo di distrazione, magari un head-up display sarebbe davvero utile per completare un pò la plancia interna e per facilitare i guidatori di questi futuristici veicoli elettrici. Per realizzare quanto descritto in precedenza, la produzione toccherà alla Cina per le Tesla Model Y per l’Europa, in attesa che apra la fabbrica di Berlino. Le finiture segnano un passo in avanti, rispetto alle Tesla costruite negli Usa viste nel recente passato, risultano ad esempio ben realizzate le guarnizioni delle porte.

Maggiormente curati anche i dettagli e rivestimenti, come le tasche delle porte rivestite in moquette e il vano di carico che non presenta plastiche a vista. La spinta dei due motori fa innamorare subito della guida della Tesla Model Y, sostenuta dalla reattività e dall’assetto sportivo dello sterzo, che è diretto e molto preciso. Inoltre a supporto di questa potenza, c’è la frenata, con dischine pinze che si usano davvero di rado, data la presenza della funzione one-pedal, ormai immancabile sui veicoli elettrici che aumenta molto il freno motore (e quindi il recupero di corrente in rilascio. Di contro c’è il diametro di svolta, che si presenta elevato e la visibilità è davvero scarsa, a causa del lunotto che è quasi orizzontale e dello spessore dei montanti del parabrezza.

Francesco Amorosini

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