Prezioso alleato della salute, scopriamone tutti i benefici
Sin dall’antichità l’uomo ha cercato di curare le proprie malattie tentando di trovare in natura dei possibili rimedi. Studi scientifici nel corso del tempo hanno poi confermato quello che affermavano molte credenze popolari, e cioè che alcune piante ed alimenti contengono dei preziosi principi attivi.
L’aglio per esempio. Intensamente coltivato in tutta Italia ne esistono diverse varietà. In genere si usano i bulbi che, dopo essere stati raccolti, vengono fatti asciugare al sole e conservati in mazzi. Dal sapore molto intenso ed aromatico l’aglio è in grado di dare gusto e sapore a molti piatti caratteristici della nostra dieta mediterranea. Ma oltre ciò è un grosso concentrato di proprietà salutari che lo rendono molto utile al nostro organismo. Questo piccolo bulbo possiede proprietà infiammatorie derivanti da un composto che si chiama Allicina. Vediamo quali sono tutti i suoi nutrienti, se possiede controindicazioni e, perché no, anche qualche suggerimento in cucina e per la cura della nostra salute.
Proprietà nutrizionali
Nome scientifico Allium sativum, l’aglio appartiene alla famiglia delle Amaryllidacee, per internderci la stessa delle cipolle, scalogni e porri, con cui condivide il gusto deciso, molte doti nutrizionali e l’intensa nota aromatica. Si compone in prevalenza di acqua e in misura meno importante di proteine e fibre. Possiede un modesto contenuto di zuccheri ed è quasi privo di grassi. Ricco di sali minerali, specialmente calcio, fosforo, magnesio e potassio e di vitamine tra le quali spiccano la C e quelle del gruppo B. Ma la sua caratteristica principale è la presenza di Allicina, un elemento dalle interessanti proprietà che analizzeremo più avanti.
Chiaramente, visto che con l’alimentazione non è possibile introdurre dei grossi quantitativi d’aglio, questo bulbo non può essere considerato come fonte considerevole dei macronutrienti sopra elencati. Comunque, se utilizzato spesso nelle preparazioni culinarie, può concorrere a mantenerci in buona salute e a mangiare più vario e sano. Le calorie contenute nell’aglio sono esigue (50 per etto) considerato anche la ridotta quantità in cui viene consumato.
Allicina: le salutari e sconosciute virtù
Da studi in letteratura condotti su questa sostanza è risultato che l’allicina sia capace di:
- svolgere azione antinfiammatoria;
- stimolare il sistema immunitario;
- ridurre i livelli del colesterolo e i valori della pressione sanguigna;
- avere effetti antimicrobici (risulta particolarmente efficace nell’inibire il batterio Helicobacter Pylori, considerato una delle maggiori cause di gastrite e ulcere dello stomaco).
Bisogna però considerare che l’allicina è contenuta nell’aglio (e in altri alimenti) in basse concentrazioni e che, quindi, attraverso la semplice alimentazione non potremmo mai raggiungere i risultati prodotti dagli studi di laboratorio. Ciò nonostante, l’efficacia di questa sostanza ci deve spingere ad inserirla quotidianamente nella nostra dieta, proprio per poter godere appieno delle sue virtù.
Aglio in cucina
Noi italiani siamo accaniti consumatori di aglio, sia nel nord che nel sud del Paese. Ingrediente ideale per insaporire pietanze, si può consumare sia crudo sia cotto e per questo si presta ad essere impiegato in moltissime preparazioni. Ricordiamoci però di preservare l’allicina che si degrada molto facilmente in cottura.
Le varietà di aglio sono molteplici, da quello bianco (il più comune) a quello rosso diffuso in Sicilia (specialmente nel trapanese) e in Abruzzo (Sulmona), fino ad arrivare alla rarissima e molto antica varietà calabrese, l’aglio rosa di Papaglionti. Menzione particolare per l’aglione, bulbo tipico della Toscana (in particolare della Valdichiana), che si differenzia dall’aglio comune per le sue grandi dimensioni (può arrivare a pesare anche 800 g) e per il suo sapore molto più delicato.
Anche se l’aglio può essere gustato “in purezza” semplicemente strofinato sul pane tostato per le tipiche “Bruschette” o più genericamente per insaporire carne, pesce e verdure, nella nostra cucina tradizionale lo troviamo al centro di moltissime ricette: dal pesto alla genovese ai pici all’aglione (varietà tipica di pasta toscana) fino alla bagna cauda (tipica salsa piemontese a base di aglio, olio e acciughe) da abbinare a verdure o carni bollite.
Ma l’aglio è protagonista in cucina anche fuori dall’Italia, basti citare l’Aioli, una salsa tipica di Francia e Spagna o la salsa Tzatziki, di origine greca, a base di yogurt, aglio e cetrioli.
Aglio e influenza. Ma è veramente efficace nel combatterla?
E’ credenza comune quella di considerare l’aglio come un antibiotico naturale e come rimedio efficace nel combattere il raffreddore. Ma sarà vero? In effetti l’allicina ha proprietà che mirano a regolare la risposta immunitaria dell’organismo (immunomodulatorie) e antimicrobiche, quindi potrebbe essere d’aiuto nel proteggere dalle infezioni e, all’interno di un regime alimentare vario e completo e di un sano stile di vita, potrebbe altresì rafforzare le difese immunitarie. Questo non significa che l’allicina sia un’alternativa ad altri metodi di cura o di prevenzione, come antibiotici e vaccini prescritti dai medici curanti, ma un ulteriore elemento di difesa. Come detta la Fondazione Veronesi, teniamo a rammentare che l’azione antimicrobica dell’aglio (allicina) si produce nelle infezioni di origine batterica e non in quelle virali come, appunto, l’influenza. Inoltre l’allicina si degrada facilmente con le alte temperature (in cottura soprattutto) quindi, per ottenere il massimo potenziale dobbiamo consumare l’aglio crudo (al massimo, per cercare di limitare l’alitosi potremmo togliere l’anima interna).
Diversi utilizzi per la salute
Per le sue peculiarità l’aglio può essere utilizzato come infuso o decotto per:
- dolori reumatici,
- catarro bronchiale,
- febbre, influenza
- pressione alta
- vermi intestinali
Inoltre, la tradizione popolare attribuiva all’aglio proprietà afrodisiache finanche la capacità di tenere lontani i vampiri e, addirittura, la follia. Era considerato perfino un rimedio miracoloso in caso di gravi malattie quali il colera… ma tralasciando le tradizioni, vediamo alcune ricette naturali che vedono l’aglio protagonista.
Unguento per dolori osteoarticolari
ingredienti: 10 spicchi di aglio; 1/2 bicchiere d’olio d’oliva
Ridurre in poltiglia gli spicchi di aglio, aggiungere l’olio d’oliva e mescolare energicamente. E’ utilizzabile nei dolori delle ossa e per fare massaggi; per ridurre calli e verruche si può applicare sulla parte interessata anche uno spicchio d’aglio schiacciato.
Decotto fluidificante ematico
ingredienti: 5 spicchi di aglio; 1 tazza di latte
Sbucciare e schiacciare gli spicchi di aglio e farli bollire nel latte per 5 minuti.
Bere una tazza al giorno di decotto come rimedio contro le ostruzioni delle arterie.
Decotto per i dolori reumatici
ingredienti: 30g di spicchi di aglio; 50g di olio di oliva; succo di 1/2 limone
Schiacciare gli spicchi di aglio e mescolarli con l’olio di oliva caldo e succo di limone.
Massaggiare per 5 minuti la parte dolente e coprirla con un panno caldo.
Decotto per la circolazione
ingredienti: 4 spicchi di aglio; 250 ml di latte
Frantumare gli spicchi di aglio e riporli nel latte per circa 2-3 minuti. Lasciar intiepidire e filtrare.
Si possono consumare due tazzine al giorno per favorire la circolazione e la purificazione del sangue.
Esistono delle controindicazioni nel mangiare l’aglio?
Come abbiamo visto, sicuramente l’aglio è un ottimo alleato per la nostra salute ma ad alcuni risulta effettivamente indigesto, particolarmente per chi soffre di intestino irritabile. Questo poiché l’aglio contiene degli elementi chiamati FODMAPS (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides, and Polyols) carboidrati a catena corta che possono essere fermentati dai batteri presenti nel nostro intestino. I Fodmaps causano produzione eccessiva di gas che porta gonfiore, flatulenza, crampi e diarrea. Anche in questo caso, visto che le difficoltà digestive si presentano soprattutto con l’aglio consumato crudo, per attenuare il problema possiamo togliere il filamento interno.
Anche chi ha patologie cardiocircolatorie e fa uso di anticoaugulanti, potrebbe avere problemi perchè l’aglio potrebbe interferire con l’assunzione di questi farmaci.
Si ricorda che quanto sopra riportato non può essere applicato a tutti gli individui, è perciò importante, in condizione di salute particolari, chiedere sempre prima consiglio al proprio medico.
Monica Cinti