Esiste una pianta che protegge bronchi e polmoni. Si chiama (appunto) Polmonaria
Fa parte della famiglia delle Borraginaceae, il suo nome scientifico è Pulmonaria officinalis deriva dal latino pùlmo, pulmònis (polmone) e si riferisce alle macchie bianche che ricoprono il suo fogliame, ricordando vagamente l’aspetto di un polmone. Cresce spontaneamente per lo più nei luoghi umidi ed essendo molto gradevole esteticamente, la si può coltivare in giardino.
La Pulmonaria o Polmonaria è una pianta perenne, capace di sopravvivere grazie al suo rizoma carnoso, ramificato e strisciante e tutte le parti della pianta sono più o meno pelosette. La colorazione dei fiori varia da rossastra-rosacea all’apertura, poi azzurro-violacea in piena fioritura, infine biancastra alla sfioritura.
Oltre le caratteristiche estetiche, la pianta è particolarmente nota, nella medicina popolare, per le sue proprietà benefiche, sfruttate ancora oggi in erboristeria. Specialmente la sua azione antiossidante, antinfiammatoria, espettorante e antibatterica è in grado di difendere bronchi e polmoni dai primi freddi e dagli sbalzi di temperatura. E’ inoltre utile per le infiammazione della gola o in caso di tosse. A tal riguardo, possiamo preparare con essa infusi e decotti. Ma le sue capacità curative non si limitano solo alle vie respiratorie poiché la Polmonaria ha anche proprietà diuretiche, emollienti, toniche, espettoranti, lenitive e astringenti. Oggi la Pulmonaria viene venduta in erboristeria soprattutto come estratto vegetale e tintura madre analcolica.
Molto utilizzata in cucina un po’ come le foglie di borragine, le foglie tenere e fresche sono commestibili, e sono in genere usate nelle minestre. Il succo fresco, sempre estratto dalle foglie, possiede proprietà dietetiche per via del suo ottimo contenuto in vitamina A e C.
La polmonaria non presenta particolari controindicazioni, ciononostante, in caso di gravidanza o allattamento, è consigliabile, prima dell’utilizzo, consultare il proprio medico o erborista di fiducia.
Secondo una antica forma di conoscenza o, secondo altri, una fantasiosa e scientificamente infondata teoria occultistica, ossia “La teoria paracelsiana della Signatura” gli antichi attribuivano proprietà terapeutiche alla pianta proprio per la messa in relazione delle forme e i colori con gli organi anatomici. La dottrina delle “segnature” venne infine rivalutata nel Novecento da Edward Bach, lo scopritore degli omonimi fiori.
INFUSO PER TOSSE E MAL DI GOLA
Per tosse e catarro
Ingredienti: 50 gr di foglie e fiori di pulmonaria; 1 lt di acqua.
Lasciar macerare 50 grammi di foglie e sommità fiorite, in 1 litro di acqua bollente per dieci minuti circa. Far raffreddare e filtrare.
Addolcire a piacere con zucchero, miele o stevia.
La posologia è di tre tazze al giorno.
Per il mal di gola
Ingredienti: 15 gr di foglie e fiori di pulmonaria; 30/50 ml di acqua.
Si consiglia di fare dei gargarismi con l’infuso così preparato. Fare bollire 15 gr di sommità fiorite in acqua per circa 15 minuti. Spegnere il fuoco e lasciar riposare. Filtrare e fare i gargarismi con il liquido tiepido.
DECOTTO PER RITENZIONE IDRICA
Ingredienti: 60 gr di radice di pulmonaria; 1 lt di acqua
Far bollire 60 grammi di radice in 1 litro di acqua. Togliere dal fuoco e far raffreddare. Addolcire a piacimento e bere durante tutto il giorno, un po’ alla volta.