CARDAMOMO: una spezia da noi italiani scarsamente utilizzata, nonostante tutti i suoi benefici
Il Cardamomo o Amomum è una spezia che si ottiene dai frutti e dai semi della Elettaria cardamomum una pianta della famiglia delle Zingiberaceae (per capirci la stessa dello zenzero). Questa spezia, il cui Paese d’origine è l’India, era conosciuta in Europa fin dall’antichità dai greci e dai romani i quali la impiegavano soprattutto nella produzione di profumi. Attualmente, è la terza spezia più costosa al mondo dopo lo zafferano e la vaniglia. Il cardamomo è molto pregiato ed è conosciuto anche come la “regina delle spezie” poiché la sua pianta è particolarmente difficile da coltivare. Dal sapore fresco e pungente e dall’odore simile all’eucalipto, il cardamomo è utilizzato, da sempre, nella cucina indiana e asiatica ma viene sfruttato anche in erboristeria e fitoterapia per le sue proprietà terapeutiche.
Proprietà ed Effetti benefici
Il cardamomo è una pianta dalle straordinarie proprietà benefiche. Partiamo col dire che i semi contengono molta vitamina B e C, sali minerali (fra i quali magnesio, potassio, calcio) e molti oli essenziali come il Cineolo che, oltre a contrastare disturbi dell’apparato respiratorio (asma), conferisce a questa spezia proprietà antisettiche, alleate nel combattere faringiti e mal di gola. Ancora più note le proprietà digestive di questi semi, la cui assunzione aiuta a produrre gas nello stomaco e a stimolare, di conseguenza, l’appetito.
Inoltre, il cardamomo rappresenta un rimedio naturale per le infezioni gastriche causate dall’Helicobacter pylori. Il suo consumo può anche stimolare la diuresi, abbassare la pressione alta, controllare i livelli di glicemia, ridurre trigliceridi e colesterolo, sostenere la funzionalità del fegato e favorire la perdita di peso nelle diete ipocaloriche. I semi del Cardamomo sono inoltre in grado di attenuare nausea e senso di vomito. Il cardamomo ha una potente azione antiossidante ed antinfiammatoria, contrasta l’alitosi ed è anche un valido alleato dell’apparato cardiocircolatorio. Il suo uso regolare aiuta a contrastare i radicali liberi e a combattere le infiammazioni croniche. L’elevato contenuto di sostanze antiossidanti nei semi di cardamomo sembra anche collegato ad una riduzione dell’ansia e di altri disturbi dell’umore. Ma scopriamo dettagliatamente tutte le proprietà e i benefici per la nostra salute.
AGEVOLA L’APPARATO CARDIOVASCOLARE
Il cardamomo aiuta ad abbassare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo “cattivo”, ovvero LDL. Sarebbe buona abitudine cominciare ad utilizzarlo in cucina anche perché il suo intenso aroma ci permetterebbe di impiegare meno altri condimenti, poco salutari, come il sale.
COMBATTE L’ALITO CATTIVO e LA CARIE
E’ riconosciuta, sin dall’antichità, la capacità del cardamomo di combattere l’alitosi. Sembra, infatti, che basti masticare i semi di questa pianta, 4 o più volte al giorno, per alleviare l’alito cattivo. Sempre grazie all’azione antibatterica, risciacqui della bocca con infusi a base di cardamomo aiutano, oltre a combattere l’alito cattivo, a prevenire la carie dentale.
AIUTA LE VIE RESPIRATORIE
Come detto in precedenza, l’olio essenziale di Cardamomo, il Cineolo, ha una particolare azione antisettica che ci viene in aiuto contro i tipici malanni invernali come raffreddore e tosse. Possiamo avvalerci dei suoi benefici o facendoci una tisana con il semi di cardamomo o attraverso dei suffumigi preparando un catino con acqua bollente in cui versare qualche goccia di olio essenziale.
ALLEATO di MUSCOLI E ARTICOLAZIONI
L’olio essenziale di Cardamomo proprio per la sua azione antinfiammatoria, fa bene anche ad articolazioni e muscoli. Risulta estremamente efficace nel trattamento degli spasmi muscolari, come crampi o strappi. E’ in grado di diminuire anche il gonfiore addominale.
AZIONE ANTIBATTERICA E ANTIMICOTICA
Questa spezia è utile per trattare infezioni della pelle e delle mucose, tra queste anche quelle causate da Candida albicans e da batteri del genere Staphylococcus.
AIUTA IL METABOLISMO
Sembrerebbe che i semi del Cardamomo, per la loro azione digestiva, accelerino il metabolismo basale, permettendo, in alcuni casi, di facilitare il dimagrimento. Sì è dimostrato un ottimo brucia grassi e dalla forte azione disintossicante. Ma come è possibile utilizzarlo per dimagrire? Ad esempio sorseggiando una tisana due volte al giorno, oppure imparando ad impiegare questa spezia in cucina.
AROMATERAPIA
L’olio di Cardamomo, grazie alla sua azione stimolante è considerato anche un ottimo antidepressivo e viene sempre più spesso impiegato nelle pratiche di aromaterapia.
Controindicazioni
L’uso del cardamomo, utilizzato come spezia in cucina, non presenta effetti collaterali o controindicazioni e deve essere evitato solo in caso di allergie. La tisana di cardamomo, la tintura e l’olio essenziale sono invece sconsigliati in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini.
Infuso di cardamomo per fastidi di stomaco e digerire
Ingredienti:
1 cucchiaino di semi di cardamomo
1 tazza di acqua (25/30 ml ca)
Procedimento: Schiacciare i semi di cardamomo e lasciarli in infusione per 4 o 5 minuti in una tazza di acqua bollente. Filtrare e assumere mezz’ora dopo i pasti.
Per alitosi
Con l’infuso preparato, come in precedenza, è sufficiente fare dei risciacqui la sera e la mattina, dopo aver lavato i denti. Un effetto maggiore può essere dato dal masticare la bacca intera con, all’interno, ancora i suoi semi.
Infuso di cardamomo contro il raffreddore
Ingredienti:
1 cucchiaio di semi di cardamomo
1 tazza di acqua (25/30 ml ca)
Procedimento: In una tazza di acqua bollente mettere i semi di cardamomo. Lasciare in infusione per almeno 10 minuti, dopo di che, utilizzare l’infuso per fare dei gargarismi. E’ possibile utilizzare lo stesso infuso, aumentando le dosi, per fare dei suffumigi, filtrando il liquido per eliminare i residui dei semi.
TISANA al cardamomo per l’intestino
Ingredienti:
1 cucchiaio di semi di cardamomo
1 cucchiaino di miele o zucchero di canna integrale
Preparazione
Lasciar bollire i semi di cardamomo in acqua per 5 minuti. Poi spegnere la fiamma e lasciare riposare la tisana per altri 5 minuti. Dolcificare e bere.
Il cibo di colore nero aiuta a combattere l’insorgenza della demenza
Quello della demenza è indubbiamente una delle condizioni più gravi da cui vengono colpiti i soggetti anziani. La demenza senile è un disturbo caratterizzato da un progressivo declino cognitivo che si può manifestare in diverse forme e che può derivare da svariate cause.
La letteratura medica ci insegna che la possibilità dello sviluppo di questa patologia aumenta proporzionalmente con l’aumento dell’età e, al raggiungimento della sesta decade (60 anni), queste probabilità vedono raddoppiarsi ogni 5 anni!
L’importanza di un’alimentazione sana e bilanciata è ormai nota a tutti sotto diversi punti di vista. Ma è particolarmente negli ultimi anni che gli studiosi stanno concentrando le loro ricerche sui benefici di alcune diete salutari. Una delle cose fondamentali per il benessere del nostro organismo è quella di mangiare cibi che vedano coprire l’intero spettro dei colori. Gli alimenti naturalmente colorati contengono considerevoli quantità di elementi antiossidanti i quali apportano numerosi benefici alla nostra salute. Ad esempio, possono abbassare l’ipertensione, possono altresì aumentare l’apporto energetico, insomma, i cibi variopinti ci possono fare dei doni molto utili.
Una delle abitudini più vantaggiose per il nostro benessere è quella di mangiare giornalmente frutta e verdura; ma frutta e verdura “scura”. In particolare more, ribes, uva nera, mirtilli neri, susine e fichi. Consumare queste varietà di alimenti, abbinate ad un consumo di verdura scura, frutta secca, cereali integrali, legumi, ci aiuta ad allontanare l’insorgenza della demenza senile.
Dunque, frutta e verdure scure sono fondamentali per l’alimentazione ma, nondimeno, lo sono le verdure verdi tipo spinaci, broccoli, e piselli. Queste contengono una quantità di sostanze nutrienti vitali per le attività del cervello. Ma per prevenire l’indesiderato arrivo delle demenza, dobbiamo anche limitare (o meglio sarebbe eliminare) i latticini e gli alimenti trasformati e sostituirli con cibi colorati dalla natura. Così facendo potremo acquisire antiossidanti e ulteriori benefici atti a contrastare tale patologia.
In ultimo, una dieta sana, oltre che per tenere sotto controllo l’insorgenza della demenza, dovrebbe comprendere regolarmente cibi che contengono antiossidanti e dalle proprietà antinfiammatorie, acidi grassi e omega3.
Monica Cinti