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7 Ottobre 2024
Salute

Prevenzione cute e sole

In tema di prevenzione non possiamo fare a meno di parlare di pelle e sole. Se da un lato, ogni anno, in prossimità della stagione estiva, non attendiamo altro che raggiungere la tanto desiderata abbronzatura, dall’altro diventa indispensabile conoscere tutti i rischi correlati all’esposizione solare. E’ ormai da tempo che sono noti i danni che il sole può arrecare alla nostra pelle. I raggi ultravioletti, infatti, possono danneggiare il DNA delle cellule e, sebbene nella maggior parte dei casi tali danni vengano riparati con successo dal nostro organismo, talvolta questi possono causare la morte delle cellule o stimolarne una crescita incontrollata, meccanismo alla base dello sviluppo delle neoplasie cutanee. A seconda della cellula che viene colpita da tale insulto, è possibile distinguere due differenti gruppi di tumori cutanei. I più frequenti sono i cosiddetti NMSC (non melanoma skin cancer), in particolare il basalioma e lo spinalioma, che originano dal cheratinocita e che sono generalmente caratterizzati da un’ottima prognosi. Il secondo gruppo è rappresentato dal ben più noto melanoma, caratterizzato da una prognosi peggiore e che origina dai melanociti, le stesse cellule che costituiscono i comuni nei. Molto spesso, infatti, il melanoma può somigliare a un semplice neo e solo un’accurata valutazione clinica e dermoscopica da parte di un dermatologo, consentono una corretta diagnosi e un approccio terapeutico tempestivo. Infatti, la maggior parte dei melanomi può essere curata se diagnosticata nelle fasi iniziali. Pertanto, è importante imparare a conoscere la propria pelle. Con la semplice autoispezione possiamo riconoscere la comparsa di nuove lesioni oppure una recente modifica di una lesione preesistente, che possono rappresentare il primo campanello di allarme prima di rivolgersi allo specialista. Momento fondamentale della prevenzione oncologica in ambito dermatologico, oltre ad un’accurata protezione dai raggi solari, è il controllo periodico, la cui cadenza viene stabilita sulla base di vari fattori di rischio quali la familiarità, una precedente diagnosi di neoplasia o l’immunodepressione.

Il sole è anche responsabile del cosiddetto fotoinvecchiamento che si caratterizza per la presenza di secchezza, macchie solari, rughe profonde, alterazioni dell’elasticità e del tono cutanei. Quindi da ciò, risulta fondamentale proteggere la nostra pelle, in particolare quella del volto sempre esposta ai raggi UV, non solo durante la stagione estiva, ma anche nel corso dell’anno.

Non bisogna, però, considerare il sole solo come un nemico per la pelle. I raggi solari offrono anche tanti benefici: ci consentono di sintetizzare alcune molecole indispensabili per il nostro organismo come la vitamina D; hanno un’azione immunomodulante su molte patologie cutanee come la psoriasi e la dermatite atopica, che trovano un notevole giovamento durante il periodo estivo; migliorano il tono dell’umore e hanno un effetto positivo sulla qualità del sonno.

Come possiamo prevenire i danni senza rinunciare ai benefici?

Ecco delle semplici regole da adottare durante l’esposizione solare:

  • Usare filtri solari con fattore di protezione medio-alta (30+ / 50+) che schermino i raggi UVB, UVA e la luce blu
  • Applicare la crema protettiva ogni 2 ore
  • Evitare esposizioni prolungate e durante le ore centrali
  • Indossare protezioni fisiche come cappelli, magliette e occhiali da sole
  • Utilizzare protezioni solari specifiche in base al tipo di pelle o alla presenza di patologie dermatologiche

E ora non resta che goderci l’estate finalmente in arrivo, prendendoci cura della nostra pelle.

Dott.ssa Adriana Di Guida
AIF Clinica dermatologica Università Federico II di Napoli

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