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16 Gennaio 2025
Terzo Settore

Cibo Sociale OdV, dalla parte dei più deboli

La crisi economica che già dallo scorso decennio ha sempre più aumentato il numero di persone che vivono sotto la soglia di povertà, ha portato a trovarsi in situazioni di indigenza anche intere categorie che fino ad allora avevano vissuto dignitosamente. Sempre più facile purtroppo vedere persone, spesso anziani, che con dignità fanno la fila presso strutture che elargiscono un pasto caldo o peggio ancora le vediamo rovistare tra i rifiuti dei mercati per recuperare scarti alimentari, soprattutto frutta e verdura, non più adatti per la vendita ma fondamentali per il loro sostentamento. Incontriamo nella sua Trentola Ducenta, un comune di 20 mila abitanti in provincia di Caserta, Violetta Maiolica, la giovane e battagliera Presidente della Organizzazione di Volontariato Cibo Sociale che si adopera per la fornitura di alimenti e di generi di prima necessità a quanti ne hanno bisogno.

Presidente Maiolica nel 2015, dopo un lungo e personale impegno nel sociale e nel volontariato, leggendo la sua biografia vediamo tra l’altro che ha anche ricoperto l’incarico di assessore comunale con delega all’innovazione sociale, lei ha deciso di impegnarsi ancora di più in prima persona dando vita alla Cibo Sociale OdV di cui ha assunto la Presidenza. Cosa la ha spinta ad assumersi questo delicato ed importante compito?
Mi ero a lungo confrontata con la mia famiglia perché vedevo intorno a me tanta sofferenza e sempre più gente in reale difficoltà finanche per mettere un piatto a tavola per se stessi e per i loro figli. Devo ammettere che provengo da una famiglia di “sognatori” ed in particolare mio padre Leonardo ha da subito condiviso con me questa scelta di adoperarmi per il prossimo. E’ così che insieme ad un gruppo di amici, impegnati già da anni nel volontariato, abbiamo dato vita cinque anni fa alla Cibo Sociale OdV, per dare sostegno alle persone in difficoltà economica e socialmente fragili.
Offrite i vostri servizi solo nel comune di Trentola o avete una organizzazione sull’intero territorio nazionale?
Non solo a Trentola Ducenta, per ora distribuiamo aiuti soprattutto in Campania nei territori dell’Aversano e del Napoletano e nel basso Lazio. Il nostro sogno però, di qui a breve, è di coprire interamente le due regioni e poi man mano aumentare la nostra presenza in tutta Italia.

Come vengono individuati i destinatari degli aiuti?
Chi si rivolge a noi sono principalmente le Parrocchie, i Comuni, la Caritas, ma anche tante sedi di Patronato. Ma sono tante anche le richieste spontanee che ci arrivano direttamente sul territorio, in questo caso il passaparola è fondamentale. Valutiamo le diverse situazioni e i diversi bisogni, a seconda dei quali vengono concordati gli eventuali aiuti. Per evitare errori di valutazione dei soggetti destinatari, utilizziamo dei parametri rigorosi a partire dalla certificazione ISEE.

Come avviene la raccolta dei prodotti?
I prodotti distribuiti alle famiglie, sia alimenti che altri generi di necessità, vengono raccolti attraverso diversi canali. Negli anni dal 2016 al 2018 abbiamo avuto un grande contribuito dal Centro di distribuzione Azione Solidale di Parma, mentre dal 2019 ad oggi la maggiore fornitura avviene grazie al Banco alimentare della Campania sede di Fisciano. Il Banco alimentare è anche molto importante per le giornate della Colletta Alimentare, durante le quali impegniamo oltre 50 volontari.

Quale tipologia di merce viene distribuita?
Sono soprattutto prodotti alimentari di prima necessità, quali pasta, riso, cibo in scatola, cibo a lunga conservazione, olio, giusto per fare qualche esempio. Sempre grazie all’opera dei nostri volontari consegniamo ogni mese più di 400 pacchi, di circa 20 kg l’uno. Ma sempre più richieste ci arrivano da parte di famiglie bisognose per prodotti per la prima infanzia. Questo è un fatto che ci tengo ad evidenziare perché sono sempre di più le famiglie in stato di necessità con figli piccoli a carico. Altre richieste arrivano anche per capi di abbigliamento, e per questo specifico filone utilizziamo anche il canale dei prodotti sequestrati. Il particolare momento di emergenza legato alla pandemia Covid-19 ha fatto crescere anche la richiesta di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti e disinfettanti, e ci siamo da subito attivati anche per la fornitura di questi prodotti.

Quanto è stato distribuito nel tempo?
Negli anni la Cibo Sociale OdV ha aiutato centinaia di famiglie con la distribuzione di decine e decine di tonnellate di alimenti. Giusto per darle qualche dato, nel 2016 1.8 tonnellate, nel 2017 27 tonnellate, nel 2018 14 tonnellate, nel 2019 7.5 tonnellate e prevediamo di chiudere il 2020 con 15 tonnellate. Ogni anno poi, per le festività natalizie, cerchiamo di far vivere a tutti lo spirito del natale e distribuiamo oltre 2000 tra panettoni e pandori.

Quanti dipendenti avete come OdV?
Abbiamo soltanto due dipendenti, per il resto il tutto è basato sul volontariato delle tante persone che si riconoscono nel nostro progetto e contribuiscono con il loro tempo ed il loro lavoro ad aiutare i più bisognosi.

Presidente lei è una dei due dipendenti?
Assolutamente no, (sorride n.d.r.) io sono la prima volontaria.

Spesso sui giornali leggiamo di utilizzo “allegro” di risorse che dovrebbero essere destinate ai bisognosi. Esistono dei controlli per verificare la effettiva e corretta distribuzione degli aiuti?
Siamo tenuti a rendicontare dettagliatamente tutto il nostro operato. Lo facciamo attraverso la tenuta di specifici registri che vengono ispezionati puntualmente da tutti i fornitori dei prodotti e, in particolare, dall’Agenzia delle Entrate che verifica la nostra rendicontazione.
La Cibo Sociale OdV opera con dedizione, trasparenza e sacrificio, mettendo in campo diverse attività e tante iniziative. Siamo sempre vicino alle persone in difficoltà.

Massimo Maria Amorosini

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